La decisione del Comune di restituire ad Arnaldo Pomodoro la sua opera (la “Triade” che si trova nella rotonda di Corso Maroncelli) mi trova pienamente d’accordo: in un periodo dove i tagli al bilancio rappresentano ormai l’amara quotidianità, spendere cifre ragguardevoli per la cura di una singola opera d’arte (dal 2005 ad oggi, la manutenzione di “Triade” è costata 130.000 euro), per quanto significativa e rappresentativa, costituisce un lusso che non ci possiamo permettere. La manutenzione di questa opera richiede cure delicate e soprattutto dispendiose, indispensabili per mantenerne intatto il valore artistico e per evitare che l’incuria possa pregiudicarne la sicurezza: come si potrebbe giustificare un tale esborso, quando ad aver bisogno di finanziamenti ci sono servizi indispensabili, come l’assistenza agli anziani e gli asili?
Duole dirlo, ma forse, al posto della bellissima “Triade”, sarebbe meglio installare una fontana o un’altra opera d’arte meno impegnativa per le casse del Comune.
D’ora in poi, la linea guida deve essere la sostenibilità.
Davide GARIGLIO Consigliere regionale PD
Ma cosa rappresenta?
130.000 euro spesi per quell’obbrobrio? pietà…